Il controllo di se stessi, del proprio fisico e delle
proprie emozioni, di una personalità da costruire nel corso di una carriera
sportiva, all’interno di quel delicato ma vivace rapporto che ci deve essere
tra allenatore ed atleta. Se poi la disciplina dev’essere quella della velocità
in atletica leggera, allora non si può che attingere dall’immenso bagaglio di conoscenze
del Professore Carlo Vittori, il più blasonato tra i tecnici italiani,
fondatore di quella che fu la straordinaria scuola italiana di velocità portata
alla ribalta mondiale dal fenomeno Pietro Mennea.
martedì 2 dicembre 2014
martedì 11 novembre 2014
TREKKENFILD 19, FEDERICA DEL BUONO DA COPERTINA
E’ online da qualche giorno il numero 19 di Trekkenfild,
periodico online dedicato all’atletica e diretto da due grandi firme come
Walter Brambilla e Daniele Perboni. Stavolta la copertina è tutta per Federica
Del Buono, grande protagonista in azzurro quest’anno, talento sublime su cui
sogna l’atletica italiana. Nel numero appena uscito c’è un bel pezzo su di lei,
poi qualche spunto interessante sulle corse su strada ed un autunno di maratone
italiane un po’ spento. Infine un articolo su un angolo nascosto di Blanka
Vlasic, la campionessa di salto in alto ha trovato nuove motivazioni.
mercoledì 5 novembre 2014
10 ANNI DI MARATONA, IL DECLINO EUROPEO
Pochi giorni dopo il tradizionale appuntamento con lo
spettacolo della maratona di New York, quest’anno condizionata a quanto pare da
fastidiose e gelide folate di vento su buona parte del percorso, tengono banco
le disamine tecniche sullo svolgimento della gara. I bei duelli di testa, sia
al maschile che al femminile, hanno emozionato il numeroso pubblico lungo il
tracciato ed i telespettatori davanti alla tv, ennesima conferma di come
l’atletica, al di là di super prestazioni e rincorse cronometriche, magari
lanciate da sciami di pacemaker, sia comunque fondata sul confronto tra atleti,
sullo scontro diretto. Circostanze che fanno riflettere, soprattutto se il paragone
si estende all’atletica in pista, ad una Diamond League, ad esempio, che sempre
con più difficoltà riesce a mettere uno contro l’altro i numeri uno delle
rispettive specialità, nelle tante tappe sparse per il mondo.
domenica 26 ottobre 2014
“MENNEA SEGRETO”, L’ALTRA STORIA DELLA FRECCIA DEL SUD
E’ stato presentato oggi 26 ottobre a Roma, presso un’affollata
sala 3 dell’Auditorium di Roma, “Mennea Segreto” il nuovo film-documentario della
giornalista Emanuela Audisio sulla vita di Pietro Mennea. L’opera, realizzata
da 3D Produzioni, mette in luce la figura del campione “oltre lo sport”,
focalizzando sulle altre attività che Mennea portava avanti sia durante che dopo
la sua strepitosa carriera.
martedì 7 ottobre 2014
GATLIN, DALLE IRE DI HARTING AGLI ESPERIMENTI SCANDINAVI
L’ennesimo fracasso mediatico attorno al nome di Justin
Gatlin è arrivato qualche giorno fa per bocca del tedesco Robert Harting. Il possente
discobolo si è infatti autoescluso dalla corsa virtuale per il titolo di atleta
dell’anno assegnato dalla IAAF, pur di non condividere la sua nomination con lo
sprinter statunitense. Motivo? Il solito, ovvero il passato poco pulito di Gatlin,
fatto di una lunga squalifica per essere stato pescato in due occasioni ai
controlli antidoping, quattro anni che sarebbero potuti essere anche gli
originari otto, se non fosse arrivato il consueto atto di clemenza da parte
degli organi sportivi giudicanti.
lunedì 18 agosto 2014
ZURIGO 2014, IL BILANCIO AZZURRO
Calato il sipario sui Campionati Europei di Zurigo, proviamo
a stilare un bilancio della trasferta azzurra, alla luce dei risultati ottenuti
e del confronto con le edizioni passate. Com’è andata la squadra italiana?
domenica 17 agosto 2014
ZURIGO 6° G: FESTA MEUCCI, POI LE VELOCISTE AZZURRE
Detto del trionfo di Daniele Meucci, protagonista assoluto
nella lunga mattinata della maratona, non va tralasciato il solido settimo
posto del sempre affidabile Ruggero Pertile, che inizialmente aveva fatto
pensare al podio a squadre anche in campo maschile. Purtroppo però alle sue
spalle sono mancati i piazzamenti degli altri, con il solo Michele Palamini a
difendere la posizione con un 32° posto conclusivo. Gli altri tutti ritirati, a
cominciare da Andrea Lalli, il grande deluso del gruppo azzurro, per proseguire
con Domenico Ricatti e Liberato Pellecchia. Troppo poco per ambire al podio, in
verità sfumato per una decina di secondi a vantaggio della Svizzera, terza
dietro Russia e Francia.
QUANTA STRADA VERSO L’ORO
Chilometri e chilometri, anni di allenamenti e sacrifici, tanta
fatica sopportata e digerita per poter assaporare un giorno una vittoria come
quella di oggi. Daniele Meucci ha afferrato il suo sogno, con la forza e l’emozione
di chi è consapevole di essere entrato in una nuova dimensione, di aver
superato l’esame probabilmente più duro di un’intera carriera.
sabato 16 agosto 2014
ZURIGO 5°G: STRANEO TRASCINA LA MARATONA AZZURRA
Si tingono sempre più di rosa questi Europei elvetici per l’Italia,
grazie ad una seconda medaglia individuale conquistata in maratona da Valeria
Straneo, argento alle spalle della tenace francese Daunay. La piemontese ha
tenuto fede alle aspettative della vigilia che vedevano proprio nelle
maratonete azzurre le probabili protagoniste della gara. La Straneo come di
consueto ha fatto gara di testa, in compagnia per buona parte della gara con la
transalpina Christelle Daunay e la turca Elvan Abeylegesse. Alle loro spalle
seguiva a distanza la portoghese Jessica Augusto, la croata Nemec e l’altra
italiana Anna Incerti, brava a tenere duro su un percorso molto impegnativo.
Particolarmente difficile la salita breve ma piuttosto ripida lungo il circuito
da ripetere quattro volte, un passaggio che via via ha fatto la differenza e
sottratto energie preziose.
venerdì 15 agosto 2014
ZURIGO 4°G: PANTERITA D’ORO!
Sognato, atteso, invocato, e adesso finalmente arrivato: l’oro
sui 400 metri per Libania Grenot è realtà, la prima medaglia per la squadra
azzurra in questa rassegna europea, un successo scontato per l’italo-cubana,
nettamente superiore alle avversarie. I dati statistici lasciavano pochi dubbi,
Libania partiva con un vantaggio di almeno sei decimi di vantaggio sulle
avversarie, sarebbe bastato non commettere errori clamorosi per prendersi il
titolo continentale. Così è andata, con l’azzurra lanciata come sua abitudine
nella prima parte di gara, per poi controllare nel rettilineo conclusivo,
leggermente in calo ma con un vantaggio netto su tutte le altre. Il crono di
51.10 è solo un dettaglio, non il massimo per la “Panterita”, la stessa che nel
2010, agli Europei di Barcellona, con 50.43 doveva accontentarsi del quarto
posto dietro le indiavolate russe. Oggi la situazione era molto più semplice,
anche perché la sicurezza di far bene rasentava il massimo. Il triennio di
allenamenti negli Stati Uniti con il coach Loren Seagrave sta dando i suoi
frutti, non tanto dal punto di vista fisico, perché Libania la stoffa ce l’ha,
quanto dal punto di vista mentale e della gestione. Speriamo che il suo
contributo sia decisivo anche in chiave staffetta, a caccia di un piazzamento
importante.
ZURIGO 3°G: FOLLIE FRANCESI, BENE GIORGI-PALMISANO, DONATO SETTIMO
Di certo i francesi non se la dimenticheranno facilmente
questa terza giornata di Europei a Zurigo, quella che ha visto dissolversi nel
nulla due medaglie d’oro virtualmente già al collo dei rispettivi interpreti.
Pascal Martinot-Lagarde e soprattutto quella testa matta di Mahiedine
Mekhissi-Benabbad avranno parecchio da recriminare e ripensare ai loro errori
ed a come hanno buttato al vento i loro sogni di gloria. Assolutamente
incredibile lo show offensivo improvvisato dal campione europeo in carica dei
3000 siepi, che, involato in solitaria verso il terzo titolo sulla distanza,
pensa di togliersi la canottiera per esultare ed irridere chi lo segue lungo
tutto il rettilineo di arrivo. L’ennesima stupidità di Mekhissi-Benabbad,
ammonito dopo il traguardo, per poi essere squalificato a seguito di reclamo
della Spagna. Il podio viene così rivoluzionato, con l’oro per l’altro francese
Yoann Kowal, argento per il polacco Zalewski e bronzo per lo spagnolo Mullera,
uno con un passato parecchio chiacchierato per questioni di doping. In gara c’era
anche un po’ di azzurro con Yuri Floriani, 12° in 8:44 e spiccioli.
mercoledì 13 agosto 2014
ZURIGO 2°G: PIOVONO I PRIMI PUNTI, IN ATTESA DELLA PANTERITA
Piove su Zurigo, il vento forte costringe addirittura gli organizzatori a posticipare il programma pomeridiano di un’ora e mezza, un’onta pazzesca per un popolo preciso come quello svizzero. Ne sanno qualcosa i decatleti costretti ad una interminabile “cinque ore” di asta, mentre velocisti e saltatrici in lungo sono stati frenati a più riprese da consistenti folate contrarie. Anche peggio è andata a discoboli e altisti, protagonisti di ripetuti e pericolosi scivoloni. Gli Europei di Zurigo stanno pagando le bizze metereologiche, previste peraltro per tutta la settimana, ed anche in questo secondo giorno hanno stentato a decollare, prigionieri di quell’atmosfera un po’ triste, decisamente poco estiva.
martedì 12 agosto 2014
ZURIGO 1°G: DEL BUONO C’E’, GRECO CHOC
Elegante, essenziale ed entusiasmante, le è bastato un turno
di qualificazione sui 1500 metri per farsi notare anche da quel telespettatore
capitato per caso sulla trasmissione dei Campionati Europei di Zurigo. Addetti
ai lavori ed appassionati la conoscevano da un pezzo, Federica Del Buono, talento
del mezzofondo di neanche 20 anni, cresciuta a pane ed atletica da papà Gianni
e mamma Rossella Gramola, i suoi allenatori e primi tifosi.
lunedì 11 agosto 2014
GIOMI SUONA LA CARICA: A ZURIGO PER MIGLIORARSI
Oltre se stessi, per onorare la
maglia azzurra e rappresentare con orgoglio la propria nazione, questo è il
primo obiettivo che Alfio Giomi, Presidente della Federazione Italiana di
Atletica Leggera, chiede alla squadra azzurra prima della partenza dei
Campionati Europei di Zurigo.
sabato 2 agosto 2014
TREKKENFILD 17, DA ROVERETO AI PROSSIMI EUROPEI
E’ da qualche giorno online il nuovo numero di Trekkenfild,
con una copertina dedicata a Libania Grenot, la panterita italo-cubana, grande protagonista sul giro di pista ai Campionati
Italiani Assoluti di Rovereto. L’appuntamento tricolore ha consegnato di fatto,
a meno di qualche piccolo ritocco, la squadra azzurra che prenderà parte ai
prossimi Europei di Zurigo.
lunedì 14 luglio 2014
I BRITANNICI CRESCONO, E NOI?
I campioni a Glasgow, per una due giorni di Diamond League
che ha anticipato gli imminenti Commonwealth Games, di scena tra qualche
settimana proprio nella città scozzese. L’atletica mondiale ha scritto storie
interessanti anche in quest’occasione, pur rinunciando al grande pubblico ed a
qualche presenza di prestigio. Lo stadio di Glasgow non ha offerto un colpo
d’occhio sugli spalti come quello di Parigi una settimana fa, eppure gli eventi
hanno dato conferma che di atletica da queste parti ne capiscono e la coltivano
forse anche meglio che in Francia. Ecco, al di là delle gesta dei numeri uno,
dall’accoppiata vincente nello sprint dell’inarrestabile olandesona Schippers fino all’uscita di gara per infortunio sui 100
di un desolante Yohan Blake, come si fa a non rimarcare quanto accaduto nella
gara dei 1500 metri maschili che, se vista con occhi tutti “british”, la dice
tutta sulle capacità organizzative di una nazione, o se vogliamo di una
federazione, che sa pianificare con cognizione di causa il proprio futuro.
lunedì 7 luglio 2014
ECCO ISAAC MAKWALA
Ha destato sensazione per la sua
straordinaria doppietta su 200 e 400 la scorsa domenica, durante il meeting
svizzero di La Chaux de Fonds, volando sulle due prove, a distanza di neanche
due ore, rispettivamente in 19.96 e 44.01. Isaac Makwala, velocista del
Botswana, classe 1986, è la grande sorpresa del weekend, autore di un’impresa titanica
che lo sbalza in un sol colpo ai primissimi posti delle graduatorie all time.
domenica 6 luglio 2014
LA VLASIC RITROVA I 2 METRI A PARIGI
Più di 100 gare oltre i 2 metri nel salto in alto, la
carriera di Blanka Vlasic parla soprattutto con questo dato statistico,
mastodontica impresa per una ragazza che vince nel mondo da quel titolo iridato
junior conquistato nel 2000. Da lì è iniziata una carriera fatta da tanti onori
e medaglie, imprese e tentativi di attacco al record mondiale, quel 2.09 finora
indelebile, che la bulgara Stefka Kostadinova superò sotto il cielo mondiale di
Roma. Un obiettivo che la Vlasic per tanto tempo ha sognato di raggiungere,
così come l’oro olimpico, mai raccolto ma solo sfiorato a Pechino nel 2008. Poi
le gioie dell’oro mondiale di Berlino e del titolo europeo a Barcellona, quindi
una terribile spirale di infortuni e ritorni insensati, per colpa di tendini
che non ne volevano proprio sapere di continuare a far volare la regina della
specialità. Eppure la croata ci ha creduto, lavorando su una di quelle qualità
che maschera dinanzi al pubblico, ma che costituisce la sua essenza di
campionessa.
giovedì 3 luglio 2014
LOSANNA DA CAMPIONI... E TORNA TYSON GAY
Il meeting Athletissima non tradisce le attese, anzi, regala
una impressionante sfilza di risultati eccellenti. Le due ore di collegamento
internazionale si aprono subito con una grande prestazione, frutto del duello sul
giro di pista fra Kirani James e LaShawn Merritt. Il grenadino, sulla corsia
esterna a quella dello statunitense, spinge forte sul rettilineo opposto all’arrivo,
per poi cedere qualcosa attorno ai 300 metri e tenere meglio del rivale nei
metri conclusivi. Il crono è superlativo, 43.74, in pratica dopo le leggende a
stelle e strisce c’è lui, miglior crono del 2014, e prospettive da record del
mondo in una carriera ancora giovane. Non
che Merritt sia da meno, secondo in un 43.92 che significa soprattutto grande
continuità su una distanza che ormai conosce meglio del suo numero di telefono.
giovedì 12 giugno 2014
TREKKENFILD 16, GOLDEN GALA E TANTO ALTRO
E' online il nuovo numero di Trekkenfild, con una copertina dedicata al saltatore Mutaz Essa Barshim, autentico mattatore al Golden Gala con il suo 2.41 nell'alto. All'interno un resoconto sul meeting romano povero di azzurri, un articolo sulla situazione della maratona italiana in vista degli Europei di Zurigo, uno spunto di discussione sulle manifestazioni non competitive, ed un bel profilo storico su Carlo Airoldi. Buona lettura!
SCARICA TREKKENFILD 16
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lunedì 2 giugno 2014
DA PRE A MENNEA, E’ SEMPRE DIAMOND LEAGUE
E’ passato ormai qualche giorno, eppure lo step diamantato
di Eugene continua a riecheggiare nella mente. Solo proiezioni visive è vero, ma
come si fa a non celebrare le gesta degli dei dell’Olimpo in uno dei loro
santuari preferiti. L’Hayward Field è sempre una festa, pieno zeppo di
appassionati ad ogni riunione di track and field, a maggior ragione se ad
andare in scena è il Pre Classic, il meeting che assieme a New York porta negli
States le stelle della Diamond League. Tribune assiepate di spettatori, così
come lungo il perimetro verdeggiante di quella pista che nella sua storia ha
visto esibirsi i migliori atleti di sempre. Dalle lotte in casa durante i
Trials americani ai tentativi di record dei migliori al mondo nell’ambito del
meeting sostenuto a suon di dollari da uno dei colossi mondiali di abbigliamento
sportivo. I campioni lì sembrano quasi assuefatti a dare il massimo, a misurarsi
e spingersi al limite come amava fare il più carismatico atleta che visse da
quelle parti, Steve Prefontaine. La presenza di Pre è ovunque, ogni angolo
attorno allo stadio potrebbe raccontare un aneddoto, una storia del ragazzo con
i baffetti che non aveva paura di nulla, sempre all’attacco, senza risparmiarsi
mai.
venerdì 30 maggio 2014
STAFFETTE, IL COLPACCIO IAAF
Proprio una buona idea,
riuscita alla grande, calibrata al meglio sugli atleti, esaltando
quell’idea di sfida con l’avversario che alla fine rappresenta l’essenza dello
sport. I Mondiali di staffette al caldo tropicale delle Bahamas sono proprio
piaciuti, nonostante il tiepido entusiasmo della vigilia, la defezione di Bolt
e, in chiave esclusivamente italiana, la quasi totale assenza delle nostre
squadre.
giovedì 22 maggio 2014
STAFFETTE MONDIALI, SPETTACOLO ASSICURATO
Ormai ci siamo, pochi giorni ancora ed eccoci al primo
Campionato Mondiale di Staffette. La cornice è quella tropicale delle Bahamas, a
Nassau, palcoscenico per una due giorni (24-25 maggio) che si preannuncia ad
alto tasso di spettacolarità. Le prove classiche su 4x100 e 4x400 saranno
affiancate da 4x200, 4x800 e 4x1500, per
dar modo anche ai mezzofondisti di prender parte all’evento, che radunerà non
meno di 500 atleti provenienti da ogni angolo del pianeta.
sabato 10 maggio 2014
L'ADDIO A YAGO LAMELA
Di seguito ospito con piacere sul mio blog il ricordo del
saltatore spagnolo Yago Lamela scritto dall’amico Davide Cartesegna, grande
appassionato e conoscitore di atletica. Un tributo giusto ad un atleta che
avrebbe meritato di più da una carriera spezzata a più riprese dagli infortuni
e mai tornata a brillare.
“Il mondo dell'atletica è scosso in questi giorni
dall'improvvisa scomparsa del lunghista spagnolo Yago Lamela, uno dei migliori
interpreti europei della specialità. L'atleta è stato trovato morto nella sua
abitazione ad Aviles, cittadina iberica dove era nato il 24 luglio 1977. Il
coroner ha appurato che la morte è sopravvenuta per un attacco di cuore, dopo
le tante illazioni riguardo ad un possibile suicidio, dovute ai tormentati
ultimi anni della sua vita, con ricoveri in cliniche specializzate per la cura
della depressione.
Santiago"Yago"Lamela Tobio si era messo in luce
con il quarto posto colto ai Mondiali Juniores, nel 1996 a Sydney,
saltando 7.73 m., ad un solo centimetro dal podio. Due anni dopo, "la prima volta" oltre il muro degli otto metri, portando il personale a 8.14, non andando però oltre l'ottavo posto agli Europei all'aperto di Budapest. L'anno seguente è quello dell'esplosione ad altissimo livello, rapida e quasi inattesa, in quella che rimarrà la miglior stagione della sua carriera.
saltando 7.73 m., ad un solo centimetro dal podio. Due anni dopo, "la prima volta" oltre il muro degli otto metri, portando il personale a 8.14, non andando però oltre l'ottavo posto agli Europei all'aperto di Budapest. L'anno seguente è quello dell'esplosione ad altissimo livello, rapida e quasi inattesa, in quella che rimarrà la miglior stagione della sua carriera.
venerdì 9 maggio 2014
DOHA, BRILLA L’ATLETICA
Parte bene la Diamond League, forse meglio di quanto mai
abbia fatto nella sua breve storia. A Doha si è visto uno spettacolo esaltante,
in uno stadio che per la prima volta è risultato quasi del tutto gremito, con
sceicchi seduti al fianco dei grandi dirigenti dell’atletica mondiale. Dettagli?
Niente affatto, se si considera l’impegno, anche economico, con cui stanno
crescendo atleticamente alcune nazioni del mondo. Come il Qatar appunto,
protagonista nella gara più qualitativa dell’intera serata, il salto in alto
maschile. Lì saltava Mutaz Essa Barshim, pupillo di casa e artefice di quello
scontro tra titani che ha visto alcuni tra i migliori al mondo, airone Bondarenko
escluso, librarsi a quote proibitorie per i normali esseri umani. Il boato del
pubblico si fa sentire quando Barshim vola oltre i 2.37, come i nordamericani Derek
Drouin, canadese, e Erik Kynard, statunitense, in tre capaci di duellare lì
dove l’aria comincia a farsi rarefatta. I 2.39 sembravano la misura decisiva
per la vittoria, fino a quando entra in scena Ivan “il Terribile” Ukhov. Il
russo, sornione fino a quel momento, spariglia la situazione, chiedendo la
misura di 2.41. Primo tentativo, rincorsa, salto reattivo, l’asticella rimane
su, è il salto che vale il successo, che lo porta ad eguagliare il record russo
di Igor Paklin, e che lo colloca sul trono mondiale della specialità. Il trio
alle sue spalle rimane a 2.37, scusate se è poco, mentre l’unico azzurro nel
meeting, Marco Fassinotti, è sesto con 2.24.
mercoledì 7 maggio 2014
TREKKENFILD N.15: DA BALDINI A LEWIS, PASSANDO PER L'ATLETICA ITALIANA
E' scaricabile il numero 15 di Trekkenfild, il periodico online dedicato all'atletica. Si parte da un'analisi storico-politica dell'atletica italiana a cura di Brambilla, per proseguire con un'indagine statistica della situazione dell'atletica milanese. Quindi i bei ricordi di Stefano Baldini ed Emil Zatopek da parte di Ennio Bungiovanni, e del Figlio del Vento, Carl Lewis, a firma di Claudio Colombo.
Il numero 15 di Trekkenfild è scaricabile al seguente link:
TREKKENFILD 15
giovedì 17 aprile 2014
PIOGGIA DI DIAMANTI IN AVVICINAMENTO
Tra meno di un mese torna la Diamond League, quest’anno più
importante delle scorse stagioni per il semplice fatto che durante l’estate
mancheranno le grandi manifestazioni mondiali, Olimpiadi e Mondiali, a condizionare
gli impegni ed i periodi di preparazione degli atleti. E’ vero, ci saranno i
Mondiali di Staffette ed i Commonwealth Games, poca roba comunque per distrarre
il circo dell’atletica dai diamanti del circuito IAAF. Sarà una sorta di prova del nove dunque per
quella sfilza di meeting a scala planetaria che non ha mai pienamente convinto.
giovedì 3 aprile 2014
5 ALLENAMENTI SUI 6X200
Stavolta parliamo di allenamento, grazie allo
spunto offerto dall’amico Jimson Lee, ideatore e gestore del sito
Speedendurance.com, una delle più interessanti finestre internazionali sull’allenamento
della velocità. Il punto di partenza è questo: tra i velocisti, specie tra
quelli vocati al giro di pista, a chi non è mai capitato di correre 6 volte i
200 metri, un tipo di ripetuta che, a seconda di come la si interpreti, può
andare ad allenare caratteristiche differenti di un atleta. Ecco di
seguito cinque modi per lavorare con questo mezzo di lavoro, estrapolati da
allenamenti di grandi atleti e tecnici, un modo per stimolare la
discussione su problematiche e potenzialità offerte da ciascuna proposta e
magari apprendere qualcosa di nuovo.
Di seguito un estratto ragionato dell’articolo
di Jimson Lee, consultabile per intero in inglese sul sito
www.speedendurance.com
lunedì 31 marzo 2014
CHAMPS, GIOVANI GIAMAICANI ALL’ARREMBAGGIO
Si è conclusa nel fine settimana un’altra edizione storica
per i campionati studenteschi giamaicani, i celebri Champs , quelli che ogni anno mettono in
mostra il meglio dell’attività giovanile dell’isola caraibica. Velocisti in erba, fenomeni dello sprint già
da ragazzini, capaci di prestazioni che si fa fatica a vedere anche
nell’atletica dei grandi, quella professionistica.
sabato 29 marzo 2014
MENNEADI, UNA FESTA NEL RICORDO DI PIETRO
29 marzo 2014, Terme di
Caracalla, il campo di atletica è sempre lì, logorato dal tempo ma
orgogliosamente presente, incastonato tra le bellezze architettoniche della
Città Eterna. Il sole primaverile scalda la mattinata, in lontananza si sentono
le voci dei tanti ragazzini giunti dalle scuole di ogni angolo della città.
lunedì 24 marzo 2014
THE CHAMPS, GIOVANI GIAMAICANI CRESCONO
Un regno che perdura ormai da diverso
tempo quello dell’atletica giamaicana, trascinata dall’astro di Usain Bolt,
ammiraglio di un equipaggio che dall’isola caraibica ha conquistato i mari
della velocità mondiale. Asafa Powell, Shelly Ann Fraser-Pryce, Yohan Blake,
Veronica Campbell-Brown, sono solo alcuni dei protagonisti di una nazione che a
suon di record e medaglie, molte delle quali dal metallo più pregiato, hanno
dato lustro ad un movimento mai così vincente come in questi anni.
domenica 23 marzo 2014
ROMA, UNA MARATONA UNICA
giovedì 20 marzo 2014
LIBERI DI SOGNARE, COME MENNEA
Già un anno, da quella notizia improvvisa e devastante, da quel colpo secco ed inaspettato. Pietro ce l’aveva messa tutta per vincere anche la gara più severa, soffrendo in silenzio e portando avanti con ostinazione la sua personale battaglia contro un avversario spietato, il peggiore dei nemici in una vita carica di successi e strappata con volontà ed impegno alle difficoltà di “uomo del Sud”. Poi, in quel maledetto 21 marzo, l’uscita silenziosa, stridente con l’inizio di primavera e con l’immagine dell’urlo immortalato dopo la vittoria dell’oro olimpico di Mosca, esplosione di gioia per un sogno finalmente reale. In un anno sono successe tante cose, eventi e commemorazioni in ogni angolo d’Italia, un messaggio di ritorno senza eguali ad una vita da “Campione”, oltre i 200 metri di una pista, proseguita con risultati eccellenti anche dopo, sui banchi delle università e nelle aule dei tribunali.
martedì 11 marzo 2014
TREKKENFILD PER FASSINOTTI
Doverosa la copertina per Marco Fassinotti sul numero 13 di
Trekkenfild incentrato sulle imprese dei Campionati Italiani Assoluti Indoor di
Ancona dello scorso Febbraio. A completare il numero suddetto un articolo
toccante su Salvatore Antibo e una forbita recensione sul "Cimitero dei
pianoforti", romanzo dello scrittore portoghese Jose Luis Peixoto.
Il numero 13 di Trekkenfild è scaricabile al seguente link:
TREKKENFILD 13
domenica 9 marzo 2014
CHI HA VISTO I MONDIALI INDOOR?
La domanda è ironica, a sottolineare quell’irritante
sensazione di aver visto per l’ennesima volta uno spettacolo a metà, nascosto,
o meglio, ignorato dalla solita indefinita “regia televisiva internazionale”. Che
i registi siano poco competenti di atletica ci può anche stare, ma che si arrivi
addirittura al masochismo dissolvendo la gara più qualificata dell’intera
rassegna mondiale polacca, beh, questo è
proprio un record.
sabato 8 marzo 2014
UNO SPETTACOLO, NONOSTANTE TUTTO
Mettetela come volete, poco azzurro e tanti campioni
assenti, eppure il fascino di un Mondiale finisce sempre per farsi sentire. Tutto
merito di chi scende in pista, gli atleti, provenienti da ogni angolo di un
pianeta che in questo sport sembra essere ancora più grande. Oggi un velocista
dell’Oman può accedere in semifinale, così come un mezzofondista può vincere
l’oro con la maglia del Gibuti.
Sono loro gli artefici dello spettacolo, gli
atleti, che siano campioni osannati a caccia dell’ennesimo successo, o nomi
nuovi arrivati al grande evento.
martedì 4 marzo 2014
SOPOT, TRE GARE DA NON PERDERE
Ormai siamo alla vigilia dei Campionati Mondiali Indoor di Sopot, in Polonia, edizione numero quindici di una manifestazione nata nel 1987 ad Indianapolis, due anni dopo quei “World Indoor Games” di Parigi, che costituirono una sorta di prototipo della rassegna iridata al coperto. Dal 7 al 9 marzo gli appassionati potranno assaporare un bel po’ di atletica internazionale, con una copertura televisiva abbondante sia su Raisport 2 che su Eurosport. Al di là delle preferenze tra le due emittenti sportive, di certo sarà una bella iniezione di competizioni, risultati e sfide tra alcuni dei migliori atleti in circolazione, sebbene le defezioni siano state parecchie.
lunedì 3 marzo 2014
IN VISTA DI SOPOT, DI TUTTO UN PO’
La più importante rassegna al coperto del weekend appena trascorso è
stata il meeting di Berlino, ultimo grande appuntamento indoor prima della
rassegna iridata di Sopot, in Polonia.
L’Italia si presenterà ai Mondiali con
una squadra di 12 elementi, tra i quali solo tre uomini, minimo storico per gli
azzurri in questo evento. Persi per strada Daniele Greco ed Alessia Trost, punto di forza della squadra sarà Marco Fassinotti, che per
acciuffare una medaglia, dovrà sperare in una giornata super, accompagnata
da qualche flop di qualcuno di quei mostri che si ritroverà ad affrontare in pedana, dove è presumibile il dominio di sua maestà Ivan Ukhov.
Occhio ai progressi degli ostacolisti, da Paolo Dal Molin alle colleghe
Caravelli e Pennella, e speriamo in buone prove di Fabio Cerutti ed Audrey
Alloh nello sprint, di Chiara Rosa nel peso e della 4x400 femminile. Curiosità
infine per Margherita Magnani a caccia di una prestazione da personale nel
mezzofondo (3000 metri), settore nel quale mancherà al maschile la presenza di
Abdellah Haidane, infortunatosi pochi giorni fa al ginocchio, secondo quanto
riportato dal suo allenatore Giorgio Rondelli, per una caduta dal motorino.
domenica 23 febbraio 2014
HIGH FASSINOTTI: 2.34!
Marco Fassinotti illumina la 45esima edizione dei Campionati
Italiani Assoluti indoor ad Ancona, volando oltre il record italiano nel salto
in alto. Il piemontese ha superato quota 2.34, misura che significa la migliore
prestazione italiana assoluta nella specialità, considerando anche i risultati
all’aperto (record italiano 2.33 di Marcello Benvenuti nel 1989). Una gara
partita da lontano con entrata a 2.15, per poi salire a 2.20 e 2.24. Con il
primo posto in tasca è stata la volta dei 2.28, con un primo tentativo
sbagliato, poi ancora 2.31 alla prima, e quindi il 2.34 saltato alla seconda
prova. Una grande impresa che sembrava da un po’ di tempo a questa parte alla
portata dell’azzurro.
giovedì 20 febbraio 2014
VERSO SOPOT, PASSANDO PER GLI ASSOLUTI
Neanche il tempo di accendere i riflettori sull’apertura dei
Campionati Italiani Assoluti Indoor ad Ancona, che un altro grande nome della
nostra atletica è bloccato da un infortunio. Come Michael Tumi e Daniele Greco,
tanto per citare due medaglie dell’ultima rassegna continentale al coperto,
anche Alessia Trost deve fare i conti con gli acciacchi. Nel suo caso un
problema muscolare che le impedirà di prender parte all’impegno tricolore, come
probabilmente agli stessi Mondiali indoor di Sopot, in Polonia. Stagione invernale
virtualmente chiusa, dunque, anche per la friulana prodigio, sulle cui parabole
aeree a quota 2 metri, si aspettava di esser trascinata tutta l’atletica
italiana. Non è un momento proprio fortunato per la nostra atletica, che fa un po’
fatica a trovare un suo equilibrio, in balia di una fase di transizione che ha
coinciso da quasi un anno a questa parte con il cambio dello staff medico
nazionale per i noti fatti legati alla vicenda Schwazer, e che ultimamente ha
visto anche un avvicendamento nel ruolo di segretario generale, con la
staffetta Bellino-Pagliara. Certamente si continua a lavorare, pianificare,
elaborare idee, ma è un dato di fatto che l’entusiasmo trascinante di un anno
fa, quando una sensazionale serie di risultati in pista sembravano voler dedicare
il proprio tributo all’elezione di Alfio Giomi come Presidente della Fidal, è
venuto un po’ meno.
lunedì 17 febbraio 2014
DAL MONDO: NON SOLO LAVILLENIE
Renaud Lavillenie con l’impresa record di Donetsk è il
personaggio del weekend appena trascorso, e probabilmente dell’intera stagione
indoor. Il primo uomo a superare i 6.16 ha giustamente catalizzato l’interesse
della stampa internazionale, che ha stigmatizzato un salto storico, di un
centimetro più alto di quanto fatto in carriera dallo zar Sergey Bubka. Una
gioia, quella del francese, stemperata in parte dall’infortunio al piede
rimediato nel suo tentativo velleitario a 6.21, e conseguente alla ricaduta
all’indietro, sulla pedana, provocata dal ritorno elastico della sua asta. Un
impatto al suolo inizialmente meno traumatico del previsto, con il francese entusiasta
tra gli applausi del pubblico ucraino e dello stesso Bubka presente in tribuna,
poi a freddo i dolori al piede si fanno sentire in tutta la loro severità: il
responso è stagione invernale finita, con i Mondiali di Sopot ed un più che
probabile titolo iridato, gettati al vento.
domenica 16 febbraio 2014
QUI LAZIO: AZARA TRICOLORE ALLIEVI
Nella due giorni di gare ai Campionati Italiani Allievi indoor
di Ancona, si segnala il titolo tricolore di Leonardo Azara (Fiamme Gialle
Simoni), primo nella gara di asta con 4.65. Una gara vissuta sulla sfida in
famiglia con Simone Andreini, anch’egli tesserato per la squadra di Ostia, alla
fine costretto ad arrendersi a quota 4.45. Tra gli atleti laziali si segnala
anche Valentina Kalmykova, seconda sia nella gara di lungo che in quella di
triplo. Se sulla pedana del lungo le era mancato qualcosa in precisione sulla
rincorsa, con un miglior salto di 5.57 che non rendeva giustizia alle sue
qualità, nel triplo la saltatrice dell’Olimpia Nettuno si è esaltata atterrando
a 12.31, misura che gli ha regalato proprio all’ultimo tentativo il secondo
posto ed un record personale nettamente migliorato. Buone cose anche nel
mezzofondo, con il secondo posto sui 1000 metri ad opera di Luca Beggiato
(Fiamme Gialle Simoni) con 2:32.65 (solo dieci centesimi peggio del vincitore),
in una classifica finale che ha visto al quarto posto anche Matteo Pacenza
(Acsi Campidoglio Palatino), vincitore della seconda serie, con il personale
portato a 2:34.32. Sulla stessa distanza buon secondo posto anche per Elisa
Serafini (Atl. Roma Acquacetosa) con 2:59.19, crono vicino al personale e che
fa morale per la castellana in vista della stagione all’aperto. Infine altro
podio laziale è il terzo posto nel peso allievi grazie al 15.58 di Tiziano Di
Blasio (Fiamme Gialle Simoni).
Foto di Fidal Colombo/FIDAL
sabato 15 febbraio 2014
LAVILLENIE NELLA STORIA: 6.16! (VIDEO)
Crolla oggi, 15 febbraio 2014, uno dei record più difficili ed emblematici, per anni lontano miraggio in fondo ad una pedana, quella dell'asta, regno di un solo zar, Sergey Bubka. Il suo 6.15, apice di una carriera piena zeppa di successi e di super prestazioni, da oggi è la seconda misura mai saltata da un essere umano con l'ausilio dell'asta, tutto merito del francese Renaud Lavillenie, che, proprio nella città tanto cara a Bubka, ha trovato stimoli e sensazioni giuste per volare oltre i 6.16. Un evento eccezionale, una performance che era nell'aria, alla luce dei progressi oltre i 6 metri dell'asso transalpino. Il 6.08 saltato dal francese qualche settimana fa era stato infatti un eloquente campanello d'allarme per un record che per la prima volta aveva cominciato a tremare. Ma i salti di gioia e l'emozione di Lavillenie dopo il salto record rendono meglio di qualsiasi altra cosa l'unicità di un'impresa che resterà nella storia. Di seguito il video del 6.16 di Lavillenie:
mercoledì 12 febbraio 2014
IL NUOVO CHE AVANZA
La stagione indoor è entrata nel
vivo, ad un mese dai Mondiali di Sopot, e con una positiva edizione di
Campionati Italiani Juniores e Promesse messa alle spalle. Le due giornate di
Ancona sono piaciute, alimentando di ottimismo questo inizio di anno
altalenante per l’atletica italiana. Le boccate di ossigeno per l’apertura di diversi
impianti al coperto si sono infatti alternate con le notizie poco confortanti riguardanti
alcune nostre punte di diamante, in primis le medaglie continentali indoor del
2013, Michael Tumi, Daniele Greco recentemente infortunatosi e, perché no, la
stessa Veronica Borsi, altra grande assente in questa stagione in sala.
martedì 11 febbraio 2014
SUPER MARY
Faccia simpatica, sguardo luminoso, una ragazza statunitense
come tante, di quelle che si vedono sedute al tavolo di un fast food o a
passeggio con gli amici al college. Certo, una come le altre, fino a quando non
capita di vederla entrare in pista. Non serve la cabina di Clark Kent, le basta
indossare un paio di scarpette chiodate per dimostrare i suoi superpoteri.
domenica 9 febbraio 2014
QUI LAZIO: VOLANO I NOSTRI!
Si esaltano i saltatori laziali ai Campionati Italiani
Juniores e Promesse, sfornando una sfilza di prestazioni di assoluto valore.
Non si può che cominciare dalla migliore prestazione italiana nel salto in
lungo ad opera di Dariya Derkach, capace nella prima giornata, di un
atterraggio a 6.42 nella buca del Banca Marche Palas di Ancona. Una misura che
porta in cima alla graduatoria all time l’atleta di origine ucraina, ora in
forza all’Aeronautica, ritoccando di un centimetro il precedente primato di
Maria Chiara Baccini, risalente al 2001. Per la Derkach, il giorno dopo è
arrivato anche il bis nel triplo, dominato con 13.51, coronando al meglio la
sua partecipazione alla rassegna tricolore. Stesso dicasi per la campionessa europea
di triplo Ottavia Cestonaro (Forestale), imperturbabile nelle sue gare di lungo
e triplo, dominate rispettivamente con 6.15 e 13.06.
giovedì 6 febbraio 2014
E’ NATA UNA STELLA: GENZEBE DIBABA (VIDEO WR)
Il titolo potrebbe sembrare un po’ irriverente per un’atleta
che si era già messa in luce a livello mondiale dalle categorie giovanili, ma l’impressione
è che da questa stagione indoor chiunque vorrà primeggiare nel mezzofondo mondiale
femminile dovrà fare i conti con lei. Genzebe Dibaba si conferma la
protagonista assoluta di questa stagione indoor, stabilendo in meno di una
settimana un altro primato mondiale dopo quello sui 1500 metri di sabato
scorso. Stavolta la grande prestazione arriva sui 3000 metri, durante il
meeting di Stoccolma, dove la piccola etiope frantuma il record detenuto fino
ad oggi dalla connazionale Meseret Defar. Nel 2007 la Defar corse in 8:23.72,
stasera la Dibaba ha chiuso la sua sfida con il cronometro in 8:16.60, lontana
dalla nutrita pattuglia di keniane inseguitrici. Una gara improntata da subito
sul gran ritmo, come testimonia il passaggio in 5:34.25 ai 2000 metri, da cui
ne consegue un ultimo chilometro corso in 2:42 e spiccioli. Parziali straordinari,
mai corsi da un’atleta africana neanche all’aperto, dove la migliore
prestazione è stata siglata nel 2002 da Edith Masai in 8:23.23, e con sole tre
atlete più veloci nella graduatoria mondiale all-time, le cinesi Wang Junxia,
Yunxia Qu e Zhang Linli, meteore nell’atletica legate ai misteriosi metodi di
allenamento del discusso Ma Junren. Per Genzebe Dibaba sembra davvero l’alba di
una luminosa carriera, riuscirà ad emulare i successi della sorella maggiore
Tirunesh?
Altri risultati da Stoccolma: eccellente 3:57.91 sui 1500 per un'altra atleta di origine etiope, Abeba Aregawi, da un paio di stagioni di nazionalità svedese. Il crono diviene pertanto nuovo record europeo. Nell'alto femminile Mariya Kuchina porta il personale a 2.01, centrando anche la migliore prestazione mondiale stagionale. Continua a crescere la condizione per Ngoni Makusha nel lungo, atterrato a 8.18. Nell'asta duelle vibrante fra Silke Spiegelburg e la greca Nikoleta Kiryakopoulou, entrambe oltre 4.72, m.p.m. dell'anno. Il cubano Dayron Robles colleziona ancora una vittoria sui 60hs in 7.62. Infine l'etiope Aman sigla un'altra m.p.m. 2014 con 1:45.08 sugli 800
In basso il video integrale della gara WR di Genzebe Dibaba:
martedì 4 febbraio 2014
BEST RESULTS, I MEETING EUROPEI LANCIANO LA STAGIONE INDOOR
Ecco di seguito un riepilogo dei migliori risultati
internazionali della settimana appena trascorsa:
Dusseldorff: Un buon 800 metri maschile al meeting tedesco, dove si è imposto il polacco Adam Kszczot in 1:45.42, sul britannico Andrew Osagie, al personale in 1:46.48, e sullo spagnolo Kevin Lopez. Si fanno applaudire anche i keniani Bethwel Birgen, vincitore dei 1500 metri in 3:39.05, e soprattutto Caleb Ndiku, autoritario nei 3000 metri, dominati con 7:38.40. Buona prova sui 60 metri ostacoli per lo statunitense Jeff Porter, al personale in 7.52, nella gara che ha visto il nostro Paolo Dal Molin sesto in 7.69. Il palazzetto ha quindi vibrato quando il colosso di casa, David Storl, ha scagliato il peso a 21.10, ad aprire una serie di lanci stabile su quella misura (21.06, 20.88 e 21.08). In campo femminile, la ceca Lenka Masnà è prima negli 800 metri, con il personale portato a 2:01.69, mentre la keniana Hellen Obiri brucia tutte sui 1500 metri in 4:07.01 (Magnani otteneva il primo PB della settimana, poi migliorato nella gara record di Genzebe Dibaba). Nei 60 hs, la panamense Yvette Lewis si affaccia sotto gli 8.00, con 7.99, poi è ancora un successo teutonico nel peso con Christina Schwanitz, che stabilisce il personale con 19.93.
Bydgoszcz: Detto del 6.08 di Renaud Lavillenie, tra i risultati di maggior prestigio c’è il 21.37 del gigante statunitense Ryan Whiting nel peso. Sempre nel peso, da segnalare la miglior prestazione mondiale giovanile di Konrad Bukowiecki, ragazzone polacco, autore di uno straordinario 22.24 con il peso da 5Kg. Tra le donne occhio di riguardo per l’inossidabile saltatrice iberica Ruth Beitia, autrice di un buon 1.97 nell’alto, notizia che lancia la spagnola tra le più in forma del momento.
Karlsruhe: Abbiamo scritto dell’impresa record di Genzebe Dibaba, nelle altre gare sale ancora sugli scudi il keniano Caleb Ndiku, che fa sua la seconda gara di 3000 metri in pochi giorni. Migliora anche il crono, sceso a 7:36.27, con il connazionale Augustine Choge reattivo nella rimonta conclusiva alle sue spalle. Tra le donne vince i 3000 metri l’olandese di origine africana Sifan Hassan, davanti a Viola Kibiwot ed una Maryam Jamal piuttosto staccata. Per la Hassan si concretizza anche il personale, portato a 8:45.32. Sugli ostacoli ottima impressione per un altro americano in crescita, Jarret Eaton, trionfatore di giornata con 7.54, davanti all’altro statunitense Kevin Craddock (7.58), con l’azzurro Paolo Dal Molin che chiude quarto e contento in 7.68. Non potevano mancare poi le buone prestazioni degli atleti di casa, a cominciare da David Storl che migliora lo stagionale nel peso, salendo a 21.33, per poi proseguire con Nadine Hildebrand, vincitrice sui 60hs in 7.91
Mosca: Sul Russian Winter abbiamo in buona parte già scritto, citiamo qui il prestigioso crono sui 600 metri dell’etiope Mohamed Aman, a caccia del record mondiale. Aman si deve però accontentare del personal best, con 1:15.31, neanche così distante dal secondo classificato, il polacco Adam Kszczot (1:15.75). Sui 1500 metri comincia a far rombare i motori Silas Kiplagat, capace di un buon 3:35.85 sul connazionale Bethwel Birgen, tra i più attivi di questa stagione indoor. Nello splendido impianto moscovita c’è poi spazio anche per un record nazionale, ad opera della slovena Tina Sutej, prima nel salto con l’asta con 4.71.
Bordeaux: si rivede il lunghista Ngoni Makusha, cittadinanza
dello Zimbabwe ma cresciuto nel mondo del track and field statunitense, capace
di atterrare oltre gli 8 metri, vincendo la gara con 8.04
Mondeville: Il catalizzatore di attenzioni della riunione transalpina
è Christophe Lemaitre, vincitore dei 60 metri in 6.61, tempo non eccelso ma
positivo per il velocista francese che non ha mai dimostrato di volare nello
sprint breve. Chi va fortissimo è invece Pascal Martinot-Lagarde sui 60 con
ostacoli, bruciati in 7.45, un centesimo meglio dell’americano Jeff Porter, da
record personale alle sue spalle.
Rochlitz: trova ancora un gran lancio la tedesca Christina
Schwanitz nel peso, con un miglioramento a 20.05.
Winston-Salem (North Carolina): Durante l’Hilton Garden Invitational debutta sugli 800 metri Nick Symmonds, atteso protagonista di una stagione indoor che lo vede tra i favoriti per il podio ai Mondiali di Sopot. L’americano ha vinto la gara in 1:48.64
lunedì 3 febbraio 2014
DALLA RUSSIA CON FURORE
Sarà l’aria olimpica dei prossimi Giochi invernali di Sochi,
o più semplicemente si tratta della solita concretezza russa, in vista dei
Mondiali indoor in Polonia, previsti tra poco più di un mese. Eppure i russi
continuano a raccogliere prestazioni importanti in questa prima parte di
stagione al coperto, guidati manco a dirlo dai saltatori. Su tutti quell’eccentrico
di Ivan Ukhov, uno dei titani del salto in alto contemporaneo, capace anche in
questo fine settimana, nel famoso Russian Winter di Mosca, di librarsi in volo
a 2.36, quota di tutto rispetto, nonostante si trovi ben 5 cm sotto il suo capolavoro
di qualche settimana fa.
Nel lungo comincia a rodare la rincorsa anche Aleksandr
Menkov, autore di un 8.30 che la dice lunga sulle possibilità di acciuffare il titolo
iridato da parte del campione mondiale all’aperto. Un altro pezzo da novanta che
scalpita è l’ostacolista Sergey Shubenkov, apparso nel weekend moscovita con un
7.55 in batteria sui 60 ostacoli, in una specialità che ha visto esplodere
qualche giorno fa il francese Pascal Martinot-Lagarde, con 7.45. Un altro
francese si è meritato a Mosca la copertina delle barriere alte, si tratta di
Garfield Darien, bravo a beffare tutti in finale con 7.53, seguito da vicino da
un Dayron Robles in crescita, e dall’altro russo Kostantin Shabanov.
Nelle gare di Mosca sono un po’ mancati gli acuti delle
donne di casa, tra le quali si è distinta Kseniya Ryzhova, seconda con tanto di
record nazionale sui 400 metri, coperti in 51.73, in scia alla statunitense
Natasha Hastings, prima con 51.69. E’ mancata nel lungo la rivelazione di
questa prima fase di stagione, Svetlana Denyaeva-Biryukova, brava a volare due
volte a 6.98 quest’anno, in una specialità che vede ben quattro russe nei primi
posti della graduatoria mondiale stagionale. Un’altra russa, Ekaterina Koneva, lo
scorso 30 gennaio a Samara aveva stabilito con 14.65 la migliore prestazione
mondiale dell’anno nel triplo, mentre nell’alto si mantiene momentaneamente sul
trono mondiale la giovane Maria Kuchina, rivale storica della nostra Alessia
Trost, unica finora ad aver superato i 2 metri.
Da segnalare sempre nella riunione di Mosca, il primato
mondiale stagionale sui 60 metri ad opera del cubano Yunier Perez, con 6.49, un
centesimo meglio di quanto fatto da lui stesso quest’anno.
domenica 2 febbraio 2014
QUI LAZIO: BENE ALLOH AI REGIONALI INDOOR
(News in aggiornamento) A Casal del Marmo il fine settimana
di gare al coperto è servito per assegnare i titoli regionali indoor per le
categorie Allievi-Juniores-Seniores. Sebbene vi siano state diverse gare
desolatamente povere di presenze, vedi ostacoli e alcuni salti, risultati di
eccellenza sono arrivati dallo sprint, come al solito carico di partecipanti.
Sigla ma miglior prestazione di giornata la padrona di casa Audrey Alloh
(Fiamme Azzurre), al successo sui 60 in 7.32, crono che si colloca a soli due
centesimi dal personale. La velocista della squadra nazionale aveva corso in
batteria in 7.36, nettamente più veloce della forestale Giulia Arcioni, seconda
prestazione di giornata con 7.68. In campo maschile è stata solo sfida a
distanza fra i migliori laziali in pista, Alessio Moscetti (Biotekna Marcon) e
Francesco Basciani (FFGG), primi nelle rispettive batterie con 6.93 e
6.97. Tra loro l’altro “veneto” Giovanni
Tomasicchio, con 6.94, poi nella finale più veloce hanno sfrecciato due
palermitani, Federico Raguni (CUS Palermo) ed il compagno di squadra,
rispettivamente in 6.78 e 6.83. Il titolo regionale è invece andato allo junior
Nicolò Romano (ACSI Campidoglio Palatino) con 7.09. Rimanendo sul rettilineo
dei 60 metri, l’allieva Luna Jimenez (Studentesca Ca.Ri.Ri) è l’unica a
scendere sotto gli 8 secondi, vincendo la gara con 7.97. Successo reatino anche
tra gli Allievi, con Alessandro Albanese in 7.15, anticipando di tre centesimi
uno scalpitante Edoardo Lecce (Fiamme Gialle Simoni).
I Campioni regionali indoor LAZIO 2014:
60 metri Ai: Alessandro Albanese (Cariri) 7.15
60 metri Ae: Luna Jimenez (Cariri) 7.97
60 metri U: Nicolò Romano (Acsi Campidoglio Palatino)
7.09
60 metri D: Federica Cucchi (Cariri) 7.80
60 ostacoli Ai: Riccardo Pagliuca (Acsi Campidoglio
Palatino) 8.60
60 ostacoli Jr U: Simone Poccia (Cariri) 8.03
60 ostacoli Ae: Virginia Calabrò (Cariri) 9.11
60 ostacoli U: Mauro Trivellato (Intesatletica) 8.97
60 ostacoli D: Maria Helena Gioia (SS Lazio) 8.75
Alto Ai: Daniele Monellini (FFGG Simoni) 1.80
Alto Ae: Valeria Carvetti (Cariri) 1.59
Alto U: Lorenzo
Carlone (Cariri) 1.94
Alto D: Eleonora Schertel (Alto Lazio) 1.72
Asta Ai: Leonardo Azara (FFGG Simoni) 4.20
Asta Ae: Lea Beaussier (SS Lazio) 3.10
Asta U: Simone Fusiani (4.80)
Asta D: Giulia Crivelli (Acsi Campidoglio Palatino) 2.90
Lungo Ai: Filippo Morseletto (Acsi Campidoglio Palatino)
6.32
Lungo Ae: Alessandra Antonacci (Cariri) 5.30
Lungo U: Matteo Mantua (FFGG Simoni) 7.04
Lungo D: Liliana Iafigliola (Acsi Campidoglio Palatino) 5.68
Triplo Ai: Nikolas Ricci (Alto Lazio) 12.48
Triplo Ae: Beatrice Bartolozzi (Cariri) 11.02
Triplo U: Mario Romano (Cariri) 14.32
Triplo D: Sarah Selleroli (Olimpia Nettuno) 11.68
Peso Ai: Marco Conte (Atl. Pontecorvo) 14.12
Peso Ae: Eleonora Cassalini (Acsi Italia) 12.53
Peso Jr U: Davide Zocchi (Acsi Campidoglio Palatino) 16.40
Peso U: Michele Carosi (Cariri) 14.51
Peso D: Carmela Guaglione (Acsi Italia) 11.60
Ancona: torna sulla pedana del triplo il finanziere Fabrizio Donato, in una gara che lo vede subito avversario del compagno di allenamenti Daniele Greco (FFOO). Per il bronzo olimpico di Londra 2012 sono arrivate buone sensazioni, anche se è mancata la vittoria e soprattutto una misura a ridosso dei 17 metri. Per lui infatti la gara si conclude con 16.58, sette centimetri peggio del compagno di nazionale. Sempre in tema di salti, buon 7.73 con cui Emanuele Catania (FFGG) vince il lungo sul compagno di club Kevin Ojaku. Nelle altre gare sui 60 metri Jessica Paoletta (Esercito) si impone in 7.58, mentre sui 400 metri, Mario Di Giambattista (Atl. Futura) domina in un buon 48.41, imitato da Betsy Torriente (Atl. Roma Acquacetosa), prima tra le donne in 57.87.
A Padova i due quattrocentisti delle Fiamme Gialle Matteo
Galvan e Michele Tricca si danno battaglia sui due giri di pista indoor,
chiudendo ad un solo centesimo l’uno dall’altro, con Galvan vincente in 47.35.
A Dresda si esalta l'astista Sonia Malavisi che vola oltre i 4.32, primato personale per la ragazza delle Fiamme Gialle, 10 cm sotto il suo record all'aperto. Nella cittadina francese di Dijon si segnala inoltre l'ottimo 1.85 nell'alto di una laziale doc, Erika Furlani (CUS Pisa), vice campionessa mondiale Allieve, al record personale.
Albufeira: grazie ad una prova magistrale di Nadia Ejjafini, il CS Esercito conquista il secondo posto nella Coppa campioni per club di cross in Portogallo. L'italo-marocchina è seconda assoluta in una gara che ha visto al traguardo nell'ordine anche le compagne di squadra Elena Romagnolo, Fatna Maraoui, Layla Soufiane e Giulia Francario. In campo maschile le Fiamme Gialle schierate con Gabriele De Nard (non al meglio), Patrick Nasti, Samuele Dini e Ahmed El Mazoouri concludono al quarto posto.
A Dresda si esalta l'astista Sonia Malavisi che vola oltre i 4.32, primato personale per la ragazza delle Fiamme Gialle, 10 cm sotto il suo record all'aperto. Nella cittadina francese di Dijon si segnala inoltre l'ottimo 1.85 nell'alto di una laziale doc, Erika Furlani (CUS Pisa), vice campionessa mondiale Allieve, al record personale.
Albufeira: grazie ad una prova magistrale di Nadia Ejjafini, il CS Esercito conquista il secondo posto nella Coppa campioni per club di cross in Portogallo. L'italo-marocchina è seconda assoluta in una gara che ha visto al traguardo nell'ordine anche le compagne di squadra Elena Romagnolo, Fatna Maraoui, Layla Soufiane e Giulia Francario. In campo maschile le Fiamme Gialle schierate con Gabriele De Nard (non al meglio), Patrick Nasti, Samuele Dini e Ahmed El Mazoouri concludono al quarto posto.
sabato 1 febbraio 2014
DIBABA MONDIALE SUI 1500
Il primo record mondiale in pista del 2014 arriva dalla Germania, precisamente dal meeting di Karlsruhe, dove questa sera Genzebe Dibaba ha ritoccato il primato dei 1500 indoor detenuto dalla russa Yelena Soboleva. 3:55.17 il crono dell’etiope, oltre tre secondi meglio del precedente primato, 3:58.28, che durava dal 2006. Per la Dibaba si tratta anche del miglior tempo mai realizzato da un’atleta dell’Etiopia, considerando anche le prestazioni all’aperto. Una gara fenomenale quella portata avanti sulla pista tedesca che ha finito per trascinare al personale quasi tutte le inseguitrici. Tra queste anche l’azzurra Margherita Magnani, che si migliora ancora, scendendo sotto i 4:10, con 4:09.27. Una prestazione notevole, considerando che la ragazza viene da altre due gare a ritmo di record corse in meno di una settimana. Da segnalare nella stessa riunione un confortante 7.62 per Paolo Dal Molin sui 60hs, mentre Giuseppe Gibilisco incappa in una serata no, con tre nulli a 5.45. In basso il video della gara
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