domenica 30 agosto 2015

ITALIA, PEGGIO CHE MAI

Il peggior Mondiale della storia per la squadra azzurra, peggio di Berlino 2009 quando anche lì si toccò l’onta delle zero medaglie, peggio di Helsinki dieci anni fa, quando il solo bronzo di Alex Schwazer nella marcia fece piovere critiche più dell’acqua che in quella settimana cadde a secchiate sulla città finlandese. A quell’epoca eravamo abituati a portare a casa qualche medaglia, a godere ancora dell’onda lunga della gestione Nebiolo che, nel bene o nel male, difese e portò in alto il movimento dell’atletica italiana.

GOOD BYE BEIJING!

C’è sempre un po’ di malinconia alla fine di un grande evento, così quando si arriva alle staffette del miglio di un Mondiale il pensiero va già alla prossima volta. Nel 2016 ci saranno i Giochi di Rio, l’obiettivo più importante del quadriennio, l’occasione da non fallire, soprattutto per chi sarà impegnato nell’ultimo appuntamento olimpico di carriera.

sabato 29 agosto 2015

STATI UNEATON

Se fosse un fumetto non avrebbe difficoltà ad entrare nella schiera dei supereroi della Marvel, al fianco di Spiderman, Thor, Batman e Hulk, anzi, probabilmente toglierebbe il posto a Capitan America. Già, perché oggi Ashton Eaton ha salvato gli Stati Uniti da un’altra giornata nefasta a questi Mondiali cinesi, centrando non solo un oro, ma superando se stesso, arrivando lassù dove neanche se stesso era mai riuscito.

venerdì 28 agosto 2015

SCHIPPERS NELLA STORIA!

Adesso, dopo i 200 metri, viene ancora più facile l’accostamento fra  Dafne Schippers e quella connazionale che divenne leggenda nel secondo dopoguerra. Per carità, per arrivare al livello di Fanny Blankers-Koen, che nel 1948 dominava i Giochi di Londra con quattro ori, ce ne vuole ancora, ma oggi la biondona olandese ha costruito ciò che mai nessuna europea, neanche le rocciose rappresentanti della DDR anni ’80, era riuscita a  fare prima. 

giovedì 27 agosto 2015

BRILLANO LE STELLE!

Una serata stellare, di quelle che mostrano tutto il fascino della “regina”, l’atletica non è solo Bolt e le emozioni al Bird’s Nest nella sesta serata mondiale lo confermano. Christian Taylor e Anita Wlodarczyk vanno vicino al record mondiale, Allyson Felix brilla sul giro di pista. Brava Gloria Hooper, onora la maglia con un bel record personale sui 200 metri.

USAIN, IL NUMERO UNO!

Una stretta di mano dopo la gara, quello scambio di battute seduti uno vicino all’altro, ormai distesi ed a proprio agio in un ruolo che adesso resterà loro incollato almeno fino a Rio 2016. Usain Bolt il re, Justin Gatlin lo sconfitto, al termine di due finali con identico epilogo, con il medesimo verdetto: il migliore resta lui, il giamaicano dei record, l’uomo più veloce di sempre, a Gatlin restano due medaglie d’argento e la soddisfazione di averci provato, di essere ancora lì a 33 anni suonati. Dopo la sconfitta sui 100 metri ad opera di Bolt, il velocista di Brooklyn era in vena di rivalsa, smanioso di cancellare quegli ultimi 5 metri di una finale alla sua portata. 

mercoledì 26 agosto 2015

ECCO L’AFRICA!

Giornata graffiata dagli atleti africani, che entrano di forza e con straordinarie prestazioni nella storia di discipline tradizionalmente non loro. Yego fa volare il giavellotto ancora oltre i 90 metri, il sudafricano Van Niekerk stupisce il mondo sul giro di pista!

BOLT E LE INSIDIE DEI 200

Usain Bolt è pronto, adesso è partita la sua seconda missione, un altro duro percorso verso la medaglia d’oro. Apparentemente dovrebbe essere più facile che sui 100 metri, con il campione atteso da quella che è la sua distanza preferita. Non sappiamo però come sarà la sua uscita dalla curva al top dell’impegno, se la sua velocità sarà vicina a quella dei giorni migliori, se ha ancora abbastanza propellente per condurre fino alla fine questa sua seconda avventura. L’obiettivo è quello di conquistare un’altra vittoria, la quinta medaglia sui 200 metri ai Campionati Mondiali, per rafforzare il suo primato di podi ad un Mondiale, un pranzetto appetitoso per Bolt, probabilmente anche più di un piatto di pollo fritto.

martedì 25 agosto 2015

IL KENYA SALTA!

E’ il giorno del Kenya, forse più di ieri, quando nei primi quattro posti dei 3000 siepi c’erano solo atleti degli altipiani. La quarta giornata, solo pomeridiana, dei Mondiali di Pechino, quella del ritorno in pista di sua maestà Usain Bolt, vive il suo momento più imprevedibile ed emozionante con la vittoria sui 400 ostacoli del keniano Nicholas Bett. Per l’Italia era tutto sulle spalle di Libania Grenot, unica azzurra in gara eliminata nelle semifinali dei 400 metri.

lunedì 24 agosto 2015

L’ASTICELLA CADE, CON IL RE. GRENOT IN SEMIFINALE

Altra serata densa di avvenimenti al Bird’s Nest di Pechino. Fraser-Pryce si conferma regina, Lavillenie manca l’appuntamento con l’oro, poi c’è il ritorno del Kenya, con una pioggia di medaglie. L’Italia? Maledizione spezzata, la Grenot passa il primo turno sui 400 metri.

domenica 23 agosto 2015

ITALIETTA DA RECORD

La seconda giornata oltre all’impresa di Usain Bolt sui 100 metri ha regalato altri momenti di alto contenuto tecnico. Splendide e combattute le gare di peso e martello uomini, grande rientro per Jessica Ennis-Hill nel Decathlon. Nella marcia la Spagna ritorna prima, l’Italia continua ad affondare, adesso si può solo risalire.

FAJDEK-KOVACS ARMADI INFALLIBILI: simpatico e per nulla intenzionato a lasciare centimetri per strada, con un raggio di gittata stabilmente superiore agli 80 metri. Il polacco Pawel Fajdek non si distrae, con occhiali e martello tra le mani diventa il migliore al mondo, unico in grado quest’oggi di superare quel muro che un tempo neanche assicurava una medaglia. I tempi son cambiati, così a Fajdek è sufficiente un 80.88 per mettersi al collo l’oro mondiale, quello che probabilmente sarà un bis di specialità per la Polonia, quando potrà sfogarsi in pedana la connazionale Anita Wlodarczyk, fresca di primato del mondo. I polacchi festeggiano anche per il terzo posto di Nowicki, preceduto da Dilshod Nazarov, omone del Tajikistan, il mondo è proprio grande. Nella finale del peso va in atto una guerra Germania-Stati Uniti, da una parte Joe Kovacs, dall’altra David Storl. I due sembrano una spanna sopra a tutti, e una volta scaldati i muscoli dimostrano che la lotta per l’oro è solo fra loro due. La spunta l’americano, che, grazie ai consigli del connazionale Reese Hoffa, qualche tempo fa decise di dedicarsi alla tecnica rotatoria. Niente di più azzeccato, perché oggi Kovacs ha lanciato a 21.93, misura che vale la vittoria, lasciando un palmo dietro l’avversario, mentre al terzo posto si piazza il sorprendente giamaicano O’Dayne Richards, al record nazionale con 21.69. Non è l’unico record di giornata per i caraibici, che nella sessione mattutina avevano applaudito l’eccellente 43.93 di Rusheen McDonald, stesso crono del saudita Masrahi, nella batteria più veloce mai corsa in una competizione internazionale.

JESSICA BENTORNATA: è tornata, forte come prima, forse anche di più. Jessica Ennis-Hill, l’eroina britannica dei Giochi di Londra 2012 ha infatti completato la sua personale rincorsa per rientrare competitiva, superando indenne il lungo periodo di stop per matrimonio, gravidanza ed infortuni. Nei due giorni di eptathlon l’inglesina ha raccolto applausi ed un bel titolo mondiale, rovinando i piani della canadese Brianne Thiesen, ossia la signora Eaton, gran favorita per la vittoria. 6669 punti contro 6554, i numeri parlano chiaro, Ennis superiore nel complesso, mentre il terzo posto va alla lettone Laura Ikauniece-Admidina, costretta al record nazionale per avere la meglio sull’olandese Nadine Broersen. Peccato poi per i tre nulli nel lungo da parte della talentuosa Katarina Johnson-Thompson, ragazza fortissima, prodotto del grande movimento nato in Gran Bretagna in occasione dei Giochi olimpici. La britannica è stata tradita all’ultimo tentativo da una pizzicata impercettibile sulla plastilina, sufficiente a spegnere i suoi sogni da medaglia. Di certo sarà tra le protagoniste di Rio in quelle prove multiple mai prese tanto sul serio nel nostro “Vecchio Scarpone” e che invece altrove lanciano campioni.

MARCIA SPAGNOLA: sui 20 km di marcia, dopo i fasti ed i misfatti del Paquillo Fernandez di qualche anno fa, torna sugli scudi un interprete spagnolo. Miguel Angel Lopez corona la sua impresa schiantando l’armata rossa della Cina, vincendo alla distanza il confronto con Zhen Wang, uno dei pupilli allenati da Sandro Damilano, prestato agli orientali da ormai diversi anni. Lopez vince e convince con una bella azione di marcia ed il personale portato a 1h19:14, seguito da vicino da Wang, con un sorprendente Benjamin Thorne, canadese al bronzo con tanto di record nazionale (1h19:57). L’Italia? Al contrario della maratona stavolta i colori azzurri sono relegati ai margini, in linea con la tendenza da “linea piatta” della nostra spedizione in Cina. Stano 19°, Rubino 20°, Tontodonati 27°, imponderabili a confronto con la tradizione di una scuola italiana parsa in evidente difficoltà al maschile.

OTTO SU OTTO, ITALIA A FONDO: Le disgrazie della squadra italiana proseguono con l’incredibile capitombolo sull’ultimo ostacolo di Yadis Pedroso. Forse la stanchezza o un calo di concentrazione sentendosi già qualificata, fatto sta che l’italo-cubana a 40 metri dall’arrivo è finita pancia in terra, appesantendo oltre modo il bilancio disastroso degli azzurri. Otto su otto gli atleti in pista usciti al primo turno, francamente è difficile trovare una partenza peggiore nella storia dei campionati mondiali. Adesso si può solo risalire, per fortuna stanotte arriva la Grenot, campionessa europea in carica impegnata nelle batterie sui 400 metri. Si spera riesca ad invertire una tendenza divenuta imbarazzante. Inutile nascondere che le speranze di medaglia siano appese sulle prestazioni degli altisti ed alle marciatrici, Giorgi su tutte, ma il movimento nel suo complesso non promette bene in vista dei Giochi di Rio del prossimo anno. Una minima consolazione è guardare in casa di altri, dove non sono mancate controprestazioni di un certo peso. E’ il caso dello statunitense Johnny Dutch sui 400 ostacoli, o dell’ottocentista Nijel Amos, beffato da principiante proprio sulla linea di arrivo. Sempre negli 800 metri finisce anzitempo il percorso di Mohamed Aman, squalificato per un contatto irregolare con conseguente invasione interna. L’Etiopia vola invece sulla progressione leggiadra di Genzebe Dibaba, lei sì senza problema alcuno a conquistare la finale sui 1500 metri. Sfrecciano spensierate anche le centiste in batteria: Tori Bowie e la Fraser-Pryce sono le più veloci in 10.88, con la giamaicana a sfoggiare un’altra delle sue eccentriche acconciature con tanto di coroncina di fiori sulla fronte, se son rose…


(Foto Giancarlo Colombo/FIDAL)


USAIN, HA VINTO L’ATLETICA!

Niente paura, primo al mondo, ancora una volta al Bird’s Nest, come nel 2008. Usain Bolt ha vinto la sua sfida, probabilmente la più dura in carriera, sulla pista che 7 anni fa lo consacrò sovrano dell’atletica mondiale. Un sospiro di sollievo per molti, a cominciare dal nuovo Presidente, Sebastian Coe, che per sua fortuna scaccia gli imbarazzi di veder salire sul trono dello sprint un atleta macchiato da una lunga squalifica per doping. Gatlin-Bolt sui 100 metri era la sfida per eccellenza, il “cattivo” che cerca di sottrarre l’oro al campione amato da tutti. Gatlin in forma strepitosa, Bolt in difficoltà, distante da quel picco di carriera che lo faceva decollare ad ogni abbozzo di progressione. 

sabato 22 agosto 2015

ATLETICA DAL NIDO: ORO FARAH, PERTILE UN SORRISO!

Parte oggi il primo appuntamento con la mia personale rubrica quotidiana, per tracciare le linee salienti di ogni giornata ai Mondiali di Pechino, per raccontare gli episodi ed i personaggi rimasti più impressi al Bird’s Nest. Buona lettura!

lunedì 17 agosto 2015

MONDIALI PECHINO, ECCO L'ORARIO "ITALIANO"

Siamo ormai a ridosso dei Campionati Mondiali di atletica a Pechino, ecco allora che può essere utile fare il punto su orari delle gare per seguire al meglio la rassegna iridata (trasmessa con ampie dirette sia su Raisport che su Eurosport). Decisamente scomode le sessioni mattutine, previste nella notte italiana, più agevoli quelle pomeridiane, che in Italia potranno essere seguite dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio. 

Al link di seguito per tutti gli appassionati è possibile scaricare un programma orario sintetico e funzionale, stampabile su due pagine A4, con orari italiani di tutte le giornate in programma. Buon Mondiale a tutti!



domenica 16 agosto 2015

SEI ANNI FA, BOLT RE DI BERLINO

Ritorno al futuro, sei anni fa a Berlino, Olympiastadion, il maestoso teatro nel quale divenne leggenda il mito di Jesse Owens nei Giochi Olimpici del 1936, annientando avversari in beffa ai pregiudizi razziali sotto gli occhi dei massimi rappresentanti del “Terzo Reich”. 73 anni dopo un’altra leggenda è destinata ad essere incoronata, stavolta durante i Campionati Mondiali di atletica organizzati dalla IAAF. Usain Bolt è il personaggio più atteso, la stella sulla nuova pista blu costruita per assecondare qualità e spinte dei campioni in gara.