domenica 26 ottobre 2014

“MENNEA SEGRETO”, L’ALTRA STORIA DELLA FRECCIA DEL SUD

E’ stato presentato oggi 26 ottobre a Roma, presso un’affollata sala 3 dell’Auditorium di Roma, “Mennea Segreto” il nuovo film-documentario della giornalista Emanuela Audisio sulla vita di Pietro Mennea. L’opera, realizzata da 3D Produzioni, mette in luce la figura del campione “oltre lo sport”, focalizzando sulle altre attività che Mennea portava avanti sia durante che dopo la sua strepitosa carriera. 


Gli studi oltre gli allenamenti, il suo lavoro come avvocato ed europarlamentare, i suoi impegni nella beneficienza e nell’aiuto ai bambini, senza dimenticare la sua smisurata attrazione per lo sport, nonostante da quel mondo fosse stato volutamente messo ad un angolo, perché scomodo, perché sincero e combattente nel nome, prima di tutto, della giustizia.

Il tutto rivissuto nei ricordi di chi lo ha conosciuto ed ha trascorso insieme al velocista barlettano le tappe cruciali di una vita ricca di esperienze, di sogni raggiunti attraverso il sacrificio e quella unica, inimitabile, voglia di arrivare.

L’apertura dell’incontro da parte della moglie Manuela Olivieri, che ha colto l’occasione per ringraziare i tanti presenti intervenuti, ha poi lasciato spazio al saluto del Presidente del CONI Giovanni Malagò,  che senza esitazioni ha riconosciuto in Mennea il più grande atleta nella storia dello sport italiano.

Il resto lo hanno disegnato le immagini e le parole pronunciate dai tanti intervistati in oltre 75 minuti di filmato, partendo dalla moglie Manuela e dai familiari più stretti, come la sorella Angela ed il cugino Ruggero, per poi passare, tra gli altri, all’emozionante ricordo di Tommie Smith, ai simpatici aneddoti raccontati dal Prof. Vittori, alla sublimazione, da parte del giornalista Gianni Minà e del giurista Ferdinando Imposimato, di una qualità che fece di Mennea l’uomo contro i sistemi corrotti dello sport e della politica: il senso di giustizia, l’impegno severo sia da sportivo che quando rivestì la carica di deputato europeo, portando avanti una dura lotta al doping, senza sconti, a testa bassa.


La sua sete di conoscenza lo portava a replicare negli studi i metodi delle ripetute in allenamento, alla ricerca anche lì della perfezione, del meglio di se stesso. Raggiungere i risultati con l’impegno, facendo affidamento solo sulle proprie forze, spesso in solitaria, senza perdere mai di mira il proprio obiettivo. Alla gente divenne subito simpatico per il suo modo di insistere, di ottenere risultati provenendo dal nulla, nonostante gli mancasse la statura e i muscoli di tanti mastodontici avversari. 

La sua carriera sportiva è divenuta così metafora di una vita densa di valori, soddisfazioni personali, conquiste importanti, poi quell’improvviso ed inatteso crack, che con grande dignità ha combattuto in silenzio fino all’ultimo, con la speranza di battere anche quel subdolo nemico. 

Il 21 marzo 2013 Mennea ha lasciato questa vita, ma il suo cuore continua a battere forte in tutti coloro che hanno afferrato il suo messaggio di vita, ciao Campione e grazie di tutto!    

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