Renaud Lavillenie con l’impresa record di Donetsk è il
personaggio del weekend appena trascorso, e probabilmente dell’intera stagione
indoor. Il primo uomo a superare i 6.16 ha giustamente catalizzato l’interesse
della stampa internazionale, che ha stigmatizzato un salto storico, di un
centimetro più alto di quanto fatto in carriera dallo zar Sergey Bubka. Una
gioia, quella del francese, stemperata in parte dall’infortunio al piede
rimediato nel suo tentativo velleitario a 6.21, e conseguente alla ricaduta
all’indietro, sulla pedana, provocata dal ritorno elastico della sua asta. Un
impatto al suolo inizialmente meno traumatico del previsto, con il francese entusiasta
tra gli applausi del pubblico ucraino e dello stesso Bubka presente in tribuna,
poi a freddo i dolori al piede si fanno sentire in tutta la loro severità: il
responso è stagione invernale finita, con i Mondiali di Sopot ed un più che
probabile titolo iridato, gettati al vento.
ANCORA DIBABA: L’etiope Genzebe Dibaba non dà cenni di
stanchezza, aggiungendo il terzo record mondiale a quelli su 1500 e 3000 metri
già realizzati in questa stagione indoor. Stavolta la cavalcata da primato è
sulle 2 miglia durante il meeting di
Birmingham, con la Dibaba al traguardo in 9:00.48, circa sei secondi in meno da
quanto fatto nel 2009 dalla connazionale Meseret Defar.
Sempre a Birmingham scaldano i motori diversi protagonisti
annunciati dei prossimi Campionati mondiali in sala. Sui 60 metri trova la
migliore prestazione mondiale stagionale prima il francese Jimmy Vicaut, con
6.48, poi il britannico James Dasaolu, primo nella seconda batteria con 6.47. Entusiasmante
anche il duello sui 60 femminili fra Murielle Ahoure e Shelly Ann Fraser-Pryce,
risolto al fotofinish a vantaggio della prima con stesso crono di 7.10. Altra
bella sfida sui 60 ostacoli uomini, dove il francese delle meraviglie, Pascal
Martinot-Lagarde si impone per soli due centesimi sul russo Sergey Shubenkov,
7.55 contro 7.57, in una gara che vede piazzarsi al terzo posto l’altro
francese Garfield Darien. Sul doppio giro di pista buoni riscontri cronometrici
anche per il britannico Nigel Levine, primo con 45.71, e per la nigeriana
Regina George, trionfatrice con 51.78.
Nel mezzofondo da segnalare l’ottimo 800 metri di Mohammed
Aman, con il giovane etiope che piazza niente meno che il record etiope, non
che primato mondiale stagionale, con 1:44.52.
L’alto maschile, caratterizzato dalla bella vittoria e
record personale dello statunitense Erik Kynard, volato oltre 2.34, regala
anche un’altra prestazione di livello per l’aviere Marco Fassinotti, secondo
con 2.30.
MILLROSE GAMES: il tradizionale appuntamento indoor di New
York fa scaldare il pubblico di casa con il record americano
dell’immarcescibile Bernard Lagat, autore di un sontuoso 4:54.74. Colpi
caraibici nella velocità li hanno messi a segno anche il trinidegno Lalonde
Gordon e la bahamense Shaunae Miller, vincitori sui 300 metri a ritmo di
personale, rispettivamente con 32.47 e 36.10. Sui 60 ostacoli vola la
statunitense Janay Deloach Soukup, vincitrice con il mondiale stagionale di
7.91.
Cresce anche l’astro dell’americano Marvin Bracey, che si
aggiudica lo sprint sui 60 metri in 6.50, mentre sui 1000 metri il talento
transalpino Pierre Ambroise Bosse è primo al traguardo in 2:17.63, personal
best e miglior crono mondiale 2014, trascinando al personale anche gli
statunitensi Erik Sowinski (2:18.63) e Nick Symmonds (2:18.87). Il famoso
“Wanamaker Mile” va all’americano Will Leer, a ritmo di personale e mondiale
stagionale, con 3:52.47, in una gara che suggella anche il ritiro di un cavallo
di razza come Alan Webb, qualche anno fa salito alla ribalta a livello
mondiale, poi messo al palo da ripetuti infortuni. Sempre sul miglio infine
ancora un successo per Mary Cain, in 4:27.73, per lei che quest’anno domina le graduatorie con 4:24.11.
LA FAYETTEVILLE (USA): Si rivede il principe, Wallace Spearmon
jr., con la migliore prestazione mondiale sui 200 metri in 20.51. Buon
riscontro anche per la giovane Ashley Spencer, con un probante 52.33 sui 400
metri.
COLLEGE STATION (USA): Nel meeting texano le migliori
prestazioni arrivano dai 200 metri, grazie ai successi statunitensi di Arman
Hall, in 20.68, e di Kamaria Brown, capace di far segnare il primato mondiale
stagionale , con 22.80.
ALBUQUERQUE (USA): Nel Kirby Elite meeting la statunitense Jenn Suhr domina l’asta con
4.71, in un incontro che fa registrare anche i risultati tutti a stelle e
strisce di Aleec Harris, primo in 7.60 sui 60 ostacoli, e di Aaron Brown,
vittorioso in 6.55 sui 60 metri.
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