Sarà l’aria olimpica dei prossimi Giochi invernali di Sochi,
o più semplicemente si tratta della solita concretezza russa, in vista dei
Mondiali indoor in Polonia, previsti tra poco più di un mese. Eppure i russi
continuano a raccogliere prestazioni importanti in questa prima parte di
stagione al coperto, guidati manco a dirlo dai saltatori. Su tutti quell’eccentrico
di Ivan Ukhov, uno dei titani del salto in alto contemporaneo, capace anche in
questo fine settimana, nel famoso Russian Winter di Mosca, di librarsi in volo
a 2.36, quota di tutto rispetto, nonostante si trovi ben 5 cm sotto il suo capolavoro
di qualche settimana fa.
Nel lungo comincia a rodare la rincorsa anche Aleksandr
Menkov, autore di un 8.30 che la dice lunga sulle possibilità di acciuffare il titolo
iridato da parte del campione mondiale all’aperto. Un altro pezzo da novanta che
scalpita è l’ostacolista Sergey Shubenkov, apparso nel weekend moscovita con un
7.55 in batteria sui 60 ostacoli, in una specialità che ha visto esplodere
qualche giorno fa il francese Pascal Martinot-Lagarde, con 7.45. Un altro
francese si è meritato a Mosca la copertina delle barriere alte, si tratta di
Garfield Darien, bravo a beffare tutti in finale con 7.53, seguito da vicino da
un Dayron Robles in crescita, e dall’altro russo Kostantin Shabanov.
Nelle gare di Mosca sono un po’ mancati gli acuti delle
donne di casa, tra le quali si è distinta Kseniya Ryzhova, seconda con tanto di
record nazionale sui 400 metri, coperti in 51.73, in scia alla statunitense
Natasha Hastings, prima con 51.69. E’ mancata nel lungo la rivelazione di
questa prima fase di stagione, Svetlana Denyaeva-Biryukova, brava a volare due
volte a 6.98 quest’anno, in una specialità che vede ben quattro russe nei primi
posti della graduatoria mondiale stagionale. Un’altra russa, Ekaterina Koneva, lo
scorso 30 gennaio a Samara aveva stabilito con 14.65 la migliore prestazione
mondiale dell’anno nel triplo, mentre nell’alto si mantiene momentaneamente sul
trono mondiale la giovane Maria Kuchina, rivale storica della nostra Alessia
Trost, unica finora ad aver superato i 2 metri.
Da segnalare sempre nella riunione di Mosca, il primato
mondiale stagionale sui 60 metri ad opera del cubano Yunier Perez, con 6.49, un
centesimo meglio di quanto fatto da lui stesso quest’anno.
Nessun commento:
Posta un commento