martedì 4 marzo 2014

SOPOT, TRE GARE DA NON PERDERE

Ormai siamo alla vigilia dei Campionati Mondiali Indoor di Sopot, in Polonia, edizione numero quindici di una manifestazione nata nel 1987 ad Indianapolis, due anni dopo quei “World Indoor Games” di Parigi, che costituirono una sorta di prototipo della rassegna iridata al coperto. Dal 7 al 9 marzo gli appassionati potranno assaporare un bel po’ di atletica internazionale, con una copertura televisiva abbondante sia su Raisport 2 che su Eurosport. Al di là delle preferenze tra le due emittenti sportive, di certo sarà una bella iniezione di competizioni, risultati e sfide tra alcuni dei migliori atleti in circolazione, sebbene le defezioni siano state parecchie.


Ovviamente un occhio particolare sarà per gli azzurri, da incitare e sostenere sempre e comunque, pochi per l’occasione ma si spera performanti rispetto alle loro potenzialità. Poi un occhio di riguardo meriteranno alcune gare, vuoi per gli esiti incerti, vuoi per la caratura dei protagonisti in pista. Ecco, se dovessi scegliere i tre eventi da segnare sin da ora sull’agenda del mio smartphone, segnalerei i seguenti in ordine di importanza:

1- Alto maschile (9 marzo, ore 16.30): non potrebbe essere altrimenti, è la gara più attesa dell’intera rassegna, anticipata, da un paio di mesi a questa parte, da un lungo spettacolo pirotecnico preparato ad arte dal supremo Ivan Ukhov. Il saltatore russo tradizionalmente ha sempre impressionato nella stagione indoor, ma quest’anno sembra davvero irrefrenabile. Il 2.42 di pochi giorni fa è stato l’apice di una tournee ad alta quota, che ha tramutato il cuore infranto di Losanna 2008, quando barcollava in gara in preda all’alcool, in un Messner delle pedane. Premesse che non possono che far sognare noi malati di atletica, smaniosi di assistere ad una grande gara, condita di quel record mondiale atteso da un quarto di secolo. Per Ukhov non mancheranno gli sproni a volare, a cominciare dal fenomeno del Qatar, Mutaz Essa Barshim, l’americano Erik Kynard, e perché no, la punta di diamante della squadra azzurra, Marco Fassinotti, in odore di podio (qualificazioni 8 marzo, 12.05).

2- 60 metri ostacoli femminili (8 marzo, ore 20.45): Sally Pearson da sola è già una garanzia. L’australiana pochi giorni fa ha fatto segnare la migliore prestazione mondiale 2014, 7.79, un centesimo meglio della più veloce delle statunitensi, Nia Ali. Se la Pearson fosse al top della forma non ce ne sarebbe per nessuno e probabilmente sarebbe a rischio anche il record mondiale. Ma la campionessa mondiale in carica è davvero in condizioni smaglianti? Lo scorso anno ha pagato i postumi di un infortunio, in questo inizio 2014 nella stagione australe ha già corso i 100 ostacoli in 12.59. La sensazione è che abbia le carte in regola per il bis del titolo iridato, ma le altre la seguiranno da vicino e su una gara di questo tipo qualsiasi errore potrebbe divenire irrimediabile. Ad aggiungere sapore alla competizione ci saranno anche le azzurre Marzia Caravelli e Giulia Pennella, a caccia di una buona prestazione che potrebbe anche voler dire scendere sotto gli 8.00 (batterie 7 marzo, ore 18.05).

3- 3000 metri maschili (9 marzo, ore 16.10): A rigor di logica non potrebbe mancare, tra le fuoriclasse da seguire, l’etiope Genzebe Dibaba, autentica mattatrice del mezzofondo in questa stagione invernale a suon di primati mondiali. Ma se la giovane pretendente al trono di sorella Tirunesh avrà vita facile sui 3000 metri, non si può dire lo stesso della gara maschile, dove è prevedibile che, in termini figurati, se le daranno di santa ragione. Ecco, i 3000 maschili me li voglio proprio gustare, non solo per l’eterna sfida Etiopia-Kenya, sulla carta capeggiata da un classe 1994 (sarà vero?), Hagos Gebrhiwet, migliore al mondo quest’anno, ma anche per il banco di prova che attenderà lo stakanovista Galen Rupp. Lo statunitense di scuderia Alberto Salazar è tra i favoriti della gara, assieme al più giovane connazionale Ryan Hill, ma come si comporterà in una gara condotta su passaggi tattici e con un brusco cambio di ritmo conclusivo? Che tipo di gara preferirà impostare? Il sospetto è che ci sarà parecchio da divertirsi.

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