lunedì 17 febbraio 2014

DAL MONDO: NON SOLO LAVILLENIE

Renaud Lavillenie con l’impresa record di Donetsk è il personaggio del weekend appena trascorso, e probabilmente dell’intera stagione indoor. Il primo uomo a superare i 6.16 ha giustamente catalizzato l’interesse della stampa internazionale, che ha stigmatizzato un salto storico, di un centimetro più alto di quanto fatto in carriera dallo zar Sergey Bubka. Una gioia, quella del francese, stemperata in parte dall’infortunio al piede rimediato nel suo tentativo velleitario a 6.21, e conseguente alla ricaduta all’indietro, sulla pedana, provocata dal ritorno elastico della sua asta. Un impatto al suolo inizialmente meno traumatico del previsto, con il francese entusiasta tra gli applausi del pubblico ucraino e dello stesso Bubka presente in tribuna, poi a freddo i dolori al piede si fanno sentire in tutta la loro severità: il responso è stagione invernale finita, con i Mondiali di Sopot ed un più che probabile titolo iridato, gettati al vento.

ANCORA DIBABA: L’etiope Genzebe Dibaba non dà cenni di stanchezza, aggiungendo il terzo record mondiale a quelli su 1500 e 3000 metri già realizzati in questa stagione indoor. Stavolta la cavalcata da primato è sulle 2 miglia durante il meeting  di Birmingham, con la Dibaba al traguardo in 9:00.48, circa sei secondi in meno da quanto fatto nel 2009 dalla connazionale Meseret Defar. 
Sempre a Birmingham scaldano i motori diversi protagonisti annunciati dei prossimi Campionati mondiali in sala. Sui 60 metri trova la migliore prestazione mondiale stagionale prima il francese Jimmy Vicaut, con 6.48, poi il britannico James Dasaolu, primo nella seconda batteria con 6.47. Entusiasmante anche il duello sui 60 femminili fra Murielle Ahoure e Shelly Ann Fraser-Pryce, risolto al fotofinish a vantaggio della prima con stesso crono di 7.10. Altra bella sfida sui 60 ostacoli uomini, dove il francese delle meraviglie, Pascal Martinot-Lagarde si impone per soli due centesimi sul russo Sergey Shubenkov, 7.55 contro 7.57, in una gara che vede piazzarsi al terzo posto l’altro francese Garfield Darien. Sul doppio giro di pista buoni riscontri cronometrici anche per il britannico Nigel Levine, primo con 45.71, e per la nigeriana Regina George, trionfatrice con 51.78.
Nel mezzofondo da segnalare l’ottimo 800 metri di Mohammed Aman, con il giovane etiope che piazza niente meno che il record etiope, non che primato mondiale stagionale, con 1:44.52.
L’alto maschile, caratterizzato dalla bella vittoria e record personale dello statunitense Erik Kynard, volato oltre 2.34, regala anche un’altra prestazione di livello per l’aviere Marco Fassinotti, secondo con 2.30.

MILLROSE GAMES: il tradizionale appuntamento indoor di New York fa scaldare il pubblico di casa con il record americano dell’immarcescibile Bernard Lagat, autore di un sontuoso 4:54.74. Colpi caraibici nella velocità li hanno messi a segno anche il trinidegno Lalonde Gordon e la bahamense Shaunae Miller, vincitori sui 300 metri a ritmo di personale, rispettivamente con 32.47 e 36.10. Sui 60 ostacoli vola la statunitense Janay Deloach Soukup, vincitrice con il mondiale stagionale di 7.91. 
Cresce anche l’astro dell’americano Marvin Bracey, che si aggiudica lo sprint sui 60 metri in 6.50, mentre sui 1000 metri il talento transalpino Pierre Ambroise Bosse è primo al traguardo in 2:17.63, personal best e miglior crono mondiale 2014, trascinando al personale anche gli statunitensi Erik Sowinski (2:18.63) e Nick Symmonds (2:18.87). Il famoso “Wanamaker Mile” va all’americano Will Leer, a ritmo di personale e mondiale stagionale, con 3:52.47, in una gara che suggella anche il ritiro di un cavallo di razza come Alan Webb, qualche anno fa salito alla ribalta a livello mondiale, poi messo al palo da ripetuti infortuni. Sempre sul miglio infine ancora un successo per Mary Cain, in 4:27.73,  per lei che quest’anno domina le graduatorie con 4:24.11.

LA FAYETTEVILLE (USA): Si rivede il principe, Wallace Spearmon jr., con la migliore prestazione mondiale sui 200 metri in 20.51. Buon riscontro anche per la giovane Ashley Spencer, con un probante 52.33 sui 400 metri.

COLLEGE STATION (USA): Nel meeting texano le migliori prestazioni arrivano dai 200 metri, grazie ai successi statunitensi di Arman Hall, in 20.68, e di Kamaria Brown, capace di far segnare il primato mondiale stagionale , con 22.80.


ALBUQUERQUE (USA): Nel Kirby Elite meeting  la statunitense Jenn Suhr domina l’asta con 4.71, in un incontro che fa registrare anche i risultati tutti a stelle e strisce di Aleec Harris, primo in 7.60 sui 60 ostacoli, e di Aaron Brown, vittorioso in 6.55 sui 60 metri.   

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