lunedì 3 febbraio 2014

DALLA RUSSIA CON FURORE

Sarà l’aria olimpica dei prossimi Giochi invernali di Sochi, o più semplicemente si tratta della solita concretezza russa, in vista dei Mondiali indoor in Polonia, previsti tra poco più di un mese. Eppure i russi continuano a raccogliere prestazioni importanti in questa prima parte di stagione al coperto, guidati manco a dirlo dai saltatori. Su tutti quell’eccentrico di Ivan Ukhov, uno dei titani del salto in alto contemporaneo, capace anche in questo fine settimana, nel famoso Russian Winter di Mosca, di librarsi in volo a 2.36, quota di tutto rispetto, nonostante si trovi ben 5 cm sotto il suo capolavoro di qualche settimana fa.

Nel lungo comincia a rodare la rincorsa anche Aleksandr Menkov, autore di un 8.30 che la dice lunga sulle possibilità di acciuffare il titolo iridato da parte del campione mondiale all’aperto. Un altro pezzo da novanta che scalpita è l’ostacolista Sergey Shubenkov, apparso nel weekend moscovita con un 7.55 in batteria sui 60 ostacoli, in una specialità che ha visto esplodere qualche giorno fa il francese Pascal Martinot-Lagarde, con 7.45. Un altro francese si è meritato a Mosca la copertina delle barriere alte, si tratta di Garfield Darien, bravo a beffare tutti in finale con 7.53, seguito da vicino da un Dayron Robles in crescita, e dall’altro russo Kostantin Shabanov.

Nelle gare di Mosca sono un po’ mancati gli acuti delle donne di casa, tra le quali si è distinta Kseniya Ryzhova, seconda con tanto di record nazionale sui 400 metri, coperti in 51.73, in scia alla statunitense Natasha Hastings, prima con 51.69. E’ mancata nel lungo la rivelazione di questa prima fase di stagione, Svetlana Denyaeva-Biryukova, brava a volare due volte a 6.98 quest’anno, in una specialità che vede ben quattro russe nei primi posti della graduatoria mondiale stagionale. Un’altra russa, Ekaterina Koneva, lo scorso 30 gennaio a Samara aveva stabilito con 14.65 la migliore prestazione mondiale dell’anno nel triplo, mentre nell’alto si mantiene momentaneamente sul trono mondiale la giovane Maria Kuchina, rivale storica della nostra Alessia Trost, unica finora ad aver superato i 2 metri.


Da segnalare sempre nella riunione di Mosca, il primato mondiale stagionale sui 60 metri ad opera del cubano Yunier Perez, con 6.49, un centesimo meglio di quanto fatto da lui stesso quest’anno. 

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