domenica 12 gennaio 2014

QUANDO SI PARTE CON IL PIEDE GIUSTO


In qualsiasi esordio c’è sempre quel po’ di tensione, o se vogliamo di attenzione, per ricevere conferme da se stessi, per non incappare in un passo falso, a volte il primo segnale di qualcosa che non va. In questo fine settimana di debutti indoor sparsi per l’Italia e non solo, Alessia Trost aveva aperto nella mattinata di sabato la sfilata di esordi in chiave azzurra con una prestazione oltre modo confortante sulla sua pedana, per poi scoprirsi anche buona interprete nelle prove multiple. Buone notizie per l’atletica italiana, che con il passare delle ore ha incassato una confortante striscia di risultati di livello da diversi atleti di punta del giro nazionale.
Su tutti, le tre fatiche anconetane di Marzia Caravelli, al debutto stagionale con la nuova maglia dell’Aeronautica, finalmente da indossare con orgoglio, perché cercata e meritata, sia pur nella seconda parte di una carriera che tuttavia sembra lontana dal concludersi. Sulla pista del Banca Marche Palas, la friulana di stanza a Roma ha infatti interpretato il ruolo di autentica mattatrice del weekend, grazie al suo tris di prestazioni su 60 ostacoli, 200 metri e 400 metri.
Se tra le barriere Marzia ha dimostrato, con un buon 8.08, la consueta risolutezza già mostrata in passato di questi tempi, dalle prove più lunghe sono arrivati i responsi più sorprendenti. Notevole è il 23.69 con cui la ragazza allenata da Marcello Ambrogi ha divorato i 200 metri, anche se forse fa ancora più clamore il 53.98 sui 400 metri ottenuto 24 ore dopo, demolendo il personale al coperto e addirittura ritoccando anche il proprio all’aperto. Le cronache parlano di un passaggio ai 200 metri in 26.4, da cui si deduce un’ottima seconda parte di gara.
Lo scorso anno Marzia l’avevamo ammirata in un bel 300 metri ostacoli a Roma (nella foto), quando peraltro realizzò la migliore prestazione italiana, durata in quella circostanza solo pochi giorni per merito dell’italo-cubana Pedroso, specialista dei 400 ostacoli. Ecco, per il prossimo futuro ci piacerebbe vedere le due ragazze vicine di corsia su una gara di 400 ostacoli, perché tutto fa pensare che Marzia Caravelli su questa distanza può fare ancora molto. Probabilmente il fatto di vivere adesso l’atletica da professionista le consente di allenarsi con maggior profitto, di certo l’occasione che le è stata offerta dall’Aeronautica le ha fatto bene, così come in passato purtroppo non è accaduto per altri.

Dall’estero spicca il successo del saltatore in alto Marco Fassinotti, compagno di squadra di Marzia Caravelli all’Aeronautica, autore di un notevole 2.28 al meeting di Birmingham. Si tratta della seconda miglior misura di sempre per il piemontese, ad un solo centimetro dal personale. Di certo un ottimo avvio di stagione per un ragazzo che da qualche stagione è atteso al salto di qualità oltre quota 2.30. Dal 2013 ha deciso di spostarsi proprio nella cittadina inglese, per allenarsi assieme a Robbie Grabarz, il campione britannico. Scelte coraggiose che speriamo ripaghino presto dei tanti sacrifici.

Da segnalare anche il ritorno sui blocchi di partenza di Paolo Dal Molin, uno che meno di un anno fa vinceva l’argento europeo sui 60 ostacoli indoor. Dopo gli acciacchi, il campione di origini camerunensi è rientrato in gara sulla sua distanza preferita, di cui detiene anche il primato italiano, nel meeting tedesco di Saarbrucken. Partenza veloce ma sensazioni “lente”, per un 7.78 che tranquillizza ed allo stesso tempo fa sperare per il meglio. Come scrive lo stesso Dal Molin sul suo profilo Facebook, la strada è quella giusta ma ora si torna agli allenamenti, perché la voglia di tornare lassù è tanta e sembra proprio che ormai il tunnel sia alle spalle.  

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